LA GAZZETTA DI THUNDERBLUFF

ove si narrano le strane avventure di un povero homo bovinus

sabato, ottobre 27, 2007

Ecce Homo

Dio, a quanto pare, è nei particolari. E se lo dice Einstein c'è da crederci.

L'Uomo, invece, è nei suoi difetti, nelle sue immotivate idiosincrasie, nelle sue fobie e paure. A quanto pare (a me), difficilmente si può capire qualcosa delle persone se si analizzano i loro meriti e le loro qualità. O almeno questo è quanto credo sia, dal momento che tutti coloro che conosco (o una buona percentuale) trovano così interessante rimarcare tutti i miei lati negativi ogni qualvolta ne trovino occasione. Va da se che, forte del repetita iuvant, io sia arrivato alla conclusione che l'Uomo è Difettoso, o almeno lo sono io.

Mi spiace ammettere che, di tanti difetti a me imputati, parecchi ci siano realmente. E lo stesso dispiacermi è un difetto, evidentemente: mi dicono che non so accettare le critiche e che non posso pretendere di non riceverne solo perchè io non ne faccio (quasi) mai a nessuno. Ok, sta bene, forse è davvero quello il problema, forse mi manca il cromosoma del "porgi l'altra guancia".

Ma che volete farci? Sarà anche così, ma a ben vedere va a finire che agli altri manca quello del "non giudicare e non sarai giudicato", e non se ne sono accorti.

Ma io non giudico mai, quindi acqua in bocca.

2 commenti:

shapeless .kNt. ha detto...

post molto interessante.

è possibile non giudicare? se mai è possibile tacere il proprio giudizio, rodendo dentro le proprie emozioni gonfiandocisi fino ad esplodere. è difficile mettersi in gioco esternando il proprio giudizio ed il proprio essere, tirandosi inevitabilmente addosso i giudizi altrui, ma non farlo equivale ad esistere solo per se stessi, quindi a non esistere per chiunque altro.

approposito di chi non giudica qualcuno ha scritto qualcosa di interessante: divina commedia, inferno, canto terzo, gli ignavi.

Valerio / Molkaan ha detto...

drammatico, as usual. :)

in realtà, il discorso esatto sarebbe non tanto riguardo al se giudicare, quanto al quando giudicare e perchè. dare un giudizio è un pò come avere un'idea: facile averne una buona, difficile averne una buona che funzioni davvero...

alla luce di questo, direi che viviamo tutti sub iudice e quindi tutti siamo giudici (nonchè carnefici). ammetterlo è un pò come passare dall'altro lato della sbarra, qualunque esso sia.